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Oltre l’ufficio tradizionale: lavorare in hotel

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La nuova tendenza del lavoro è quella di includere nell’hotellerie zone lounge dedicate ai professionisti, chatting sofa e palestre per potersi schiarire le idee

 

Lavorare al giorno d’oggi significa abbattere le barriere e sentirsi a proprio agio in ambienti che stimolano la fluidità fisica e mentale: i lavoratori contemporanei non restano coi gomiti appoggiati alla scrivania e, sempre più spesso, non ne hanno neppure una.

Casomai si accomodano su bench, divanetti e social table condivisi che offrono loro connessioni (in primis sociali), favorendo lo scambio e l’interscambio di vedute, conoscenze e pareri professionali. Non più costretti in piccole stanze e circondati da quattro mura, i lavoratori di oggi fanno tesoro dello spazio, ricercandone uno ampio e sempre più all’avanguardia.

In un’era in cui tutto diviene comodamente e facilmente raggiungibile, non sembra più un azzardo neanche accostare “comfort” alla più rigida parola “lavoro”: il mestiere delle corse e delle scadenze imminenti, della luminosità accecante del pc e delle riunioni in ambienti privi di respiro, fa un passo avanti, evolve e diventa confortevole, inserendosi in altri contesti e offrendone di nuovi.

L’ultima tendenza per gli Smart Workers e i Nativi Digitali, è infatti quella di svolgere la propria attività all’interno degli spazi di hotellerie.

Lavorare in hotel

 

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Essere fuori contesto non è più una sensazione che appartiene al mondo del lavoro: il libero professionista si dice libero in quanto gode di un’ampia possibilità di scelta circa il luogo dove poter organizzare, creare e pianificare la sua attività.

Se in un primo momento la casa rispondeva pienamente alle esigenze lavorative e mentali di chi esercita la libera professione, adesso il comfort dell’ambiente domestico lo si ricerca in un’ampia hall di lusso o in un’area più appartata dove divanetti, tavolini e huddle room corrispondono alla new way of work dei lavoratori.

Dinamismo, scorrevolezza e nuovi stimoli esterni sono tutti racchiusi in una parola sola che è diversità: del contesto, delle persone e dei servizi. L’hotel comprende esattamente tutti questi aspetti, accogliendo il lavoratore in uno spazio dotato di tutto ciò di cui ha bisogno.

Il settore dell’hotellerie aggiunge dunque un requisito alle sue strutture che devono disporre di una (o più) zone strutturate e accessoriate ad hoc per il libero professionista che vi alloggia o che vive a due passi dalla struttura ed è deciso a lavorare al loro interno, aspettandosi che la sua giornata possa essere lavorativamente soddisfacente e produttiva più di quanto lo sarebbe in un ufficio tradizionale.

Gli hotel non offrono distrazioni ai lavoratori. Piuttosto, le loro atmosfere calde e pacate, il clima tranquillo e allo stesso tempo l’interazione con altri professionisti che vi soggiornano, costituiscono un vero toccasana per manager e professionisti: un ambiente di lavoro che fino a qualche anno fa si sarebbe detto impensabile.

Osservare un contesto più rilassato provoca un piacevole ed automatico adattamento: i lavoratori si sentono mentalmente più sereni e a proprio agio, portando avanti la loro attività senza che lo stress e la pressione possano avere la meglio su di loro.

Lavorare in hotel – Una panoramica internazionale

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L’hotellerie si dimostra un trend in crescita tra i contesti lavorativi più produttivi, innovativi e ricercati dai professionisti di oggi. Discorso che è valido a livello internazionale: sono tante le strutture delle metropoli più importanti al mondo che hanno messo a disposizione dei propri ospiti (e non solo) degli spazi lavorativi progettati ad hoc.

La tendenza è nata negli Usa -da New York a Los Angeles fino a San Francisco- ma si è ben presto diffusa in tutta Europa. Come a Londra, dove l’hotel di Southwark della nota catena The Hoxton offre una “Working form” pensata per permettere ai freelancer di lavorare all’interno di uno spazio che risponde appieno alle loro esigenze, così come a quelle dei Nomadi Digitali. A Parigi, il Bob di Montparnasse, offre la possibilità di lavorare tutto il giorno nella lobby, nella zona lounge e nel patio –concedendo di staccare la spina nell’hammam mentre l’hotel Fairmont di Montecarlo mette a disposizione dei professionisti l’area riservata Octagon dove, al posto della vista sui palazzi e sulle strade affollate dei quartieri del “business” c’è quella, più rilassante, sul mare.

Infine, anche Amsterdam accoglie e risponde all’esigenza di flessibilità e comfort dei Nativi Digitali ricreando spazi dedicati all’interno del Citizen, a pochi passi dall’aeroporto.

Anche in Italia si lavora in hotel

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Anche in Italia il trend ha trovato via libera, deciso a imporsi con molta più determinazione, grazie alla vocazione all’ospitalità tipica delle nostre strutture ricettive. Più nel dettaglio, la città di Milano guarda con molta attenzione al benessere dei lavoratori. Nel B&B Central Station, ad esempio, si può usufruire della connessione gratuita e di un’ampia sala per riunioni, workshop e videoconferenze, mentre al Double Tree Lingotto di Torino si può lavorare in giardino o all’interno di un confortevole salotto situato al primo piano.

Se il Bnbiz di Piacenza offre la possibilità di affittare degli armadietti e si presenta come un vero e proprio coworking hotel –con tanto di cucina a disposizione, l’Hilton Hotel sul Lago di Como offre servizi ancora più specifici e settoriali come mettere a disposizione dei lavoratori che lo richiedono i tipici servizi di segreteria, oltre che stampe e fotocopie.

Lo Student Hotel di Firenze dà ai professionisti la possibilità di liberare la mente usufruendo della palestra, mentre nello spazio “Collab” mette a disposizione sale riunioni, uffici privati e postazioni condivise. Scendendo verso sud, è Roma che dà avvio al trend con l’Hotel De La Ville: anche la capitale offre ai liberi professionisti uno spazio che risponde alle loro esigenze di concentrazione e –allo stesso tempo- ricreazione, mentre l’NH Panorama di Napoli ricrea la postazione di lavoro perfetta, proprio nella hall all’ingresso dell’hotel (anche per clienti che non hanno pernottato lì).

Lavorare in Hotel – La scelta di Level Office Landscape

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Anche Level Office Landscape ha deciso di ampliare il suo raggio d’azione, declinando la sua pluriennale expertise nell’mondo dell’ufficio anche nel settore dell’hotellerie:

Vista la rapidità e l’efficacia del nuovo trend che vede i lavoratori sempre più a loro agio negli esclusivi spazi di lavoro dell’hotellerie, abbiamo deciso di apportare il nostro contributo, forti di una nuova idea stimolata dalla nostra ispirazione: A new kind of Hotel” afferma Massimo Gianquitto, CEO di Level. “Ciò che abbiamo intenzione di portare nel canale dell’hotellerie italiano sono spazi dove il relax coincide con la produttività. Il nostro obiettivo è quello di assicurare al lavoratore flessibilità, in ambienti sempre pronti a soddisfare anche le esigenze più tecniche. Siamo convinti di poter declinare e prestare la nostra professionalità anche a questo settore, tenendo conto di quanto i ritmi siano ormai incalzanti e veloci anche per via dei nuovi supporti tecnologici e del modo di essere sempre connessi delle nuove generazioni: Always on. Il relax è ormai prerogativa del lavoratore moderno, e deve poter trovare spazio in un ambiente che non sia soltanto “digitale” ma che favorisca il nascere di legami e relazioni sociali. Siamo certi che l’hotel possa essere garante di quest’equilibrio emergente tra sfera lavorativa e privata”.

 

Lavorare in Hotel, 8 caratteristiche essenziali

Sono tante e salienti le peculiarità da ricreare e garantire affinché anche l’hotellerie possa risultare a tutti gli effetti uno spazio di Coworking e Smart Working. Ecco quali sono le 8 caratteristiche essenziali per lavorare in hotel:

 

1. Lounge condivise

Avere aree dedicate che vanno oltre alle tradizionali funzioni di reception di un hotel è indispensabile. Che siano ampie e capienti è fondamentale, ma ancor di più che tutelino la privacy del lavoratore che potrà gestire autonomamente i task del suo lavoro su chat sofa e soft seating. La zona lounge per i professionisti è un’evoluzione della classica area con comode sedute e divanetti per chi vi soggiorna e per gli ospiti.

 

2. Aree di lavoro condivise

Scrivanie e bench condivisi con annessi servizi di segreteria, fotocopiatrici e stampanti, sono al primo posto e devono avere una propria area dedicata. Anche i locker, una serie di armadietti dove poter custodire i propri effetti personali, sono fondamentali per i lavoratori che non soggiornano in hotel.

3. Pod e Phone Booth 

Parola chiave riservatezza. Pod e phone booth permettono al libero professionista di poter effettuare, anche in spazi condivisi, chiamate di lavoro, conference call e videochiamate, senza arrecare disturbo agli altri: si tratta di vere e proprie versioni 3.0 delle vecchie cabine telefoniche.

 

4. Collaborative Room o Huddle Room

 

 

Si tratta di sale riunioni multi accessoriate, con sensori capaci di regolare l’atmosfera desiderata in termini di illuminazione, temperatura e privacy.  In questi box autoportanti si può lavorare insieme ad altri professionisti in condizioni di massima concentrazione e isolamento acustico, con un sistema di ricambio d’aria che garantisce il comfort.

 

5. Flessibilità dello spazio

Le pareti manovrabili permettono di creare spazi flessibili dedicati alla formazione o meeting e conferenze  con molti partecipanti, poichè trasformano facilmente e velocemente gli spazi a dell’hotel. Insieme a prodotti come Smart Wall o Digital Board, rendono più semplici e rapide le riunioni, integrando la componente tecnologica.

 

6. Arredi ergonomici

Per ridurre lo stress posturale è necessario disporre di sedute e scrivanie ergonomiche, divanetti e soft seating che permettano al lavoratore di svolgere le proprie attività nel massimo del comfort.

 

7. Gestione dell’illuminazione

La luminosità è un aspetto fondamentale: è importante che la hall e la zona lounge di un hotel soddisfino la luminosità richiesta negli uffici e in generale negli ambienti di lavoro secondo le normative.

 

8. Biophilic Design

 

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Un tocco verde all’interno degli ambienti di lavoro, migliora le prestazioni e aumenta il benessere psico-fisico dei lavoratori. La presenza di una pianta o di una piccola area verde si rivela fondamentale perché contribuisce a un aumento della produttività del 15%.

Vuoi trasformare alcune aree della tua struttura ricettiva creando zone di Smart working e Coworking e accogliendo clienti che non necessariamente hanno prenotato una stanza nella struttura?

Si tratta di un modo per estendere il target di riferimento e aumentare il traffico nella struttura, comprese le zone bar e ristorante, includendo nella propria tariffa l’utilizzo di spazi ufficio condivisi (oltre al pernottamento).

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