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Il 29 giugno Massimo Gianquitto presenta il romanzo “Veleno. Klimt tra eros e mistero”

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Level HUB ospita una serata per approfondire i temi dell’arte contemporanea insieme a Massimo Gianquitto, CEO di Level Office Landscape e autore del libro “Veleno. Klimt tra eros e mistero”. Il 29 giugno, a partire dalle 20:30, l’esperto di analisi scientifiche sulle opere d’arte Gianluca Poldi modererà l’intervento di Gianquitto, mentre il regista e attore Pino Di Bello leggerà alcuni dei passaggi più salienti dell’opera. Conclude un cocktail insieme all’autore e ai protagonisti della serata.

 

Appuntamento da LevelHUB il 29 giugno 2022

 

Sono dedicate all’arte le serate di La Valletta Brianza organizzate da Level Office Landscape, azienda da sempre legata alle sfumature più creative grazie all’impegno del suo CEO, Massimo Gianquitto. Docente di Storia dell’arte nelle migliori università italiane del Design, è autore di testi come “Veleno. Klimt tra eros e mistero” dedicato all’esponente più importante della Secessione Viennese.

Il 29 giugno, a partire dalle 20:30, lo spazio dedicato agli eventi di LevelHUB diventerà il palcoscenico per una serata tematica su Klimt a ingresso gratuito. Massimo Gianquitto, moderato dall’esperto di Art Conservation Gianluca Poldi, approfondirà la genesi del testo, insieme a curiosi aneddoti scoperti dalle sue ricerche sulla vita dell’artista.

Poldi racconterà poi delle analisi sul misterioso quadro di Gustav Klimt, “Ritratto di signora”, della Galleria Ricci Oddi di Piacenza, mentre il regista e attore Pino Di Bello reciterà alcuni brani tratti dal romanzo inedito di Gianquitto. Partecipa alla serata anche l’artista Bruno Freddi. Al termine della narrazione, un cocktail permetterà al pubblico di interagire direttamente con i protagonisti della serata.

Di seguito, nelle parole scritte da Massimo Gianquitto, un’anticipazione sulle tematiche narrate nel romanzo “Veleno. Klimt tra eros e mistero”, già acquistabile nelle migliori librerie e online su Amazon.

 

Locandina-Presentazione-libro-Klimt-Massimo-Gianquitto-Level-Office-Landscape

 

Vienna, 1907 Klimt

 

Viaggiare nel tempo non è forse uno dei desideri più antichi e ancora per il momento irrealizzabile, dell’uomo? La tecnologia ci offre già questa possibilità.

Indossando un visore potremmo farci trasportare in un’era geologica in cui ci troveremmo ad assistere a una lotta tra dinosauri o seduti sugli spalti dell’Anfiteatro Flavio, il Colosseo di Roma, per prendere parte a uno spettacolo di gladiatori e belve feroci, frastornati dalla folla che rumoreggia ed esulta, alla presenza dell’imperatore.

Nulla di tutto questo! Non si tratta infatti, di tornare indietro nel tempo ricorrendo alla realtà virtuale o aumentata come quella che promette Zuckerberg con il suo rivoluzionario progetto Metaverso. Quello che si suggerisce è qualcosa di più raffinato ed elegante.

Basterà concedersi una meritata vacanza, anche di pochi giorni, specie dopo un lungo e complicato periodo come questo, per vivere un’esperienza speciale: un vero viaggio a ritroso nel tempo. Per farlo si dovrà utilizzare inevitabilmente il treno, e meglio sarebbe, potendoselo permettere, l’Orient Express, che nella tratta Venezia – Vienna, in ragione del tratto piuttosto limitato ha tariffe più accessibili, scoprendo così un mondo di intramontabile eleganza a bordo di uno dei treni più lussuosi di sempre.

Reso celebre dal racconto di Agatha Chiristie, questo treno passeggeri a lunga percorrenza è stato messo in servizio nel 1883 dalla Compagnie Internationale des Wagons-Lits che collegava Parigi a Costantinopoli (l’odierna Istanbul) e che regalava ai suoi clienti momenti indimenticabili.

Anche oggi se ne potrebbero vivere, stando comodamente seduti su una di quelle poltrone rivestite in tessuti ricercati e preziosi, sorseggiando un tè, e leggendo un libro: Veleno, Klimt tra Eros e Mistero (Massimo Gianquitto, Graphofeel editrice) che attraverso le sue pagine permetterà di vivere a fianco dell’artista Gustav Klimt, di frequentare i salotti e fare conoscenza degli amici, artisti e mecenati che lo sostennero la sua arte, commissionato molte di quei dipinti che conosciamo.

Vienna è la destinazione finale, non quella contemporanea, ma di fine Ottocento. La capitale dell’Impero Austro ungarico, che visse dalla metà del XIX secolo un completo rinnovamento urbanistico con il piano del Ring e la nascita di alcuni fra gli edifici più sontuosi dell’intera città e che coincise con un periodo di eccezionale fioritura artistica e intellettuale.

Gustav Klimt, fu uno degli esponenti più rappresentativi del movimento artistico di quel rinnovamento culturale, con la Secessione Viennese (1897), da lui stesso fondata e guidata. Movimento che ebbe nella rivista d’arte Ver Sacrum, l’organo ufficiale, e nel Palazzo della Secessione, intenzionalmente costruito per farne la sede del movimento, il luogo ideale dove poter esporre le opere della nuova arte, un tempio laico dove elevare l’Arte a prassi di vita, infondendo di quella raffinata estetica, tutti gli aspetti quotidiani.

Non mancheranno certamente i luoghi da visitare a Vienna, immergendosi nello spirito del tempo per vivere quella vivace e seducente atmosfera di fine Ottocento della Vienna di Klimt, soggiornando in un Hotel, una di quelle architetture ecclettiche dislocate lungo il Ring, l’anello verde che cinge il centro storico (Altstdat) della città, per lo più destinate a palazzi residenziali commissionati dalle più facoltose famiglie aristocratiche o dell’alta borghesia ebraiche, che oggi ospitano musei, università, teatri.

Potremmo fare colazione al Cafe Central, al Cafe Demel o al Cafe del Hotel Sacher, che si trasformavano a quel tempo in vivaci salotti in cui gli artisti e intellettuali di Vienna si fronteggiavano in un’accesa rivalità che spesso diventava dura polemica sui giornali.

Immancabile sarebbe la partecipazione a un concerto o uno spettacolo presso il Burgtheater, abitudine irrinuciabile per un cittadino di Vienna e ovviamente tutti i luoghi in cui Klimt ha lasciato traccia del suo talento, Kunsthistorisches Museum (Museo di Storia dell’Arte), Universitat Wien e i musei.

Tornati a casa, leggendo le pagine di Veleno, sarà come prolungare quel viaggio, rivivere ancora per l’ultima volta quella magica e misteriosa atmosfera di Vienna, godendo di una sensazione di raro gusto dell’Eternità!