L’ultima edizione del convegno Olmeet organizzato da Soiel International a Milano, ha messo in luce il cambiamento dei luoghi di lavoro verso un ufficio compelling (avvincente), progettato per farsi amare di nuovo dai dipendenti.
La nuova edizione di Olmeet
Il 19 marzo 2024 Level Office Landscape ha partecipato all’ultima edizione di Olmeet, evento organizzato da Soiel International che da anni mette insieme aziende e professionisti che lavorano nell’ambito della progettazione dei luoghi di lavoro. Quest’anno la manifestazione è stata ospitata da Talent Garden, coworking e spazio dedicato a numerosi eventi e workshop, dove fare networking e dedicare del tempo alla propria educazione personale. Uno spirito multidisciplinare che riflette al meglio l’evoluzione contemporanea degli uffici, che stanno conquistando i cosiddetti “terzi luoghi” ovvero biblioteche, scuole e spazi dell’hospitality.
Lavoratore sempre più al centro
Fil rouge della giornata di interventi è stato il benessere dei lavoratori che, sempre di più, vengono posti al centro della progettazione dei luoghi di lavoro. Questo grazie a una crescente attenzione al benessere psico-fisico che sfocia nella realizzazione di ambienti confortevoli, spesso simili a quelli domestici. I progettisti e le aziende lavorano a braccetto e nascono nuove modalità espressive con spazi accoglienti e funzionali che, in termini di layout, arredi e materiali, ricordano nicchie casalinghe. Insomma, l’ufficio è sempre più vivo e viene reso attraente dal punto di vista del design per attirare i dipendenti che si sono abituati a lavorare dalla propria abitazione, sfruttando le potenzialità del remote working.
I nuovi modi di lavorare secondo Olmeet
Secondo i dati presentati a Olmeet, il lavoro isolato sta diminuendo, in favore di attività collaborative legate a momenti di socializzazione. Allo stesso modo, la formazione è sempre più cruciale all’interno di aziende strutturate, che hanno compreso il cambio di priorità delle nuove generazioni di lavoratori. Investire sulla didattica si rivela quindi vincente per offrire prospettive di crescita sia professionale sia personale per i dipendenti, favorendo così la fidelizzazione verso il datore di lavoro.
In questo scenario, gli spazi dedicati all’interazione sono sempre più importanti. Le sale riunioni possono essere facilmente riconfigurate in base alle esigenze di chi le utilizza e allo scopo del meeting. Non solo, anche piccole aree condivise e spazi delimitati da partizioni mobili possono diventare delle perfette zone dedicate a riunioni informali. A volte sono sufficienti pochi pouf, divani, poltroncine e una white board per realizzare aree confortevoli, capaci di stimolare la creatività del gruppo di lavoro. Per dare spazio all’interazione, sono sempre più diffusi gli elementi che ricordano sale teatrali, con gradoni e piccole arene dove accomodarsi per ascoltare presentazioni, talk e speech. Esempio recente è l’agorà che Level Office Landscape ha realizzato all’interno della nuova sede di Bene Assicurazioni.
La scrivania, invece, rappresenta ancora un universo personale nonostante, in molti casi, non sia più assegnata, ma aperta all’utilizzo libero dei dipendenti che arrivano in ufficio in quella determinata giornata. i suoi requisiti sono ancora legati alla funzionalità e all’ergonomia e, sempre di più, al design e all’estetica.
Olmeet 2024: l’ufficio diventa una destinazione compelling
Con l’avvento del lavoro ibrido e dell’attenzione all’equilibrio tra vita personale e professionale, l’ufficio è diventato una destinazione, non più un obbligo. Molti lavoratori oggi scelgono volontariamente di recarvisi, senza sentirsi più in dovere, come invece succedeva prima del 2020. Ecco quindi che, la componente del design e una progettazione consapevole, rendono gli headquarter più attrattivi e consentono alle aziende di attirare nuovamente i collaboratori in sede.
Per farlo, è necessario stimolare la cultura di appartenenza, dando priorità all’esperienza umana, attraverso l’Human Centered Design. Un pensiero che vale soprattutto per le nuove generazioni, attente e sensibili a tematiche come salute mentale, inclusione, parità di genere e sostenibilità (sociale e ambientale): caratteristiche che impattano nella scelta dell’azienda per cui lavorare e che viaggiano di pari passo con le prospettive di carriera.
Il luogo di lavoro diventa così un ecosistema flessibile ricco di zone ispirate al salotto di casa, conference room, nicchie per il focus work e sale riunioni. Sempre più spesso si affiancano anche i terzi luoghi, con spazi che vengono presi in prestito dall’hospitality e servizi legati alla cura del corpo come palestre aziendali. Il tutto progettato con la mindfulness bene in mente, insieme all’attenzione verso stimoli sensoriali, ambienti luminosi e profumi. Il cosiddetto “ufficio sensoriale” gioca sulla scelta di colori e materiali per dare armonia al luogo di lavoro e stimolare il benessere di chi lo vive quotidianamente.
La connessione con la città
Quando un’azienda sceglie la propria sede, è importante che tenga conto anche della posizione all’interno del tessuto urbano. L’headquarter dovrebbe essere centrale e facilmente raggiungibile sia con mezzi propri che attraverso il trasporto pubblico: ecco perché il futuro del luogo di lavoro è legato a quello delle nostre città. Come ribadito da Olmeet 2024, l’ufficio diventa sempre più una destinazione compelling: allettante e unico, insomma un posto dove vale la pena recarsi per lavorare. Chi ha capito come mettere le persone al centro, sta già godendo di un luogo efficace e produttivo, dove valorizzare i talenti di oggi e coltivare quelli di domani.