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Pareti divisorie o pareti in cartongesso per ufficio, quale scegliere

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Progettare il layout dell’ufficio mette di fronte a diverse scelte, come quella di creare delle pareti divisorie o pareti in cartongesso classiche. Scopri quali sono tutte le differenze e i vantaggi

 

Pareti divisorie o pareti in cartongesso? Quando arriva il  momento di disegnare il proprio spazio di lavoro, la scelta tra questi due sistemi di partizione è inevitabile e influenza l’aspetto dell’ufficio e la sua adattabilità nel tempo.

I parametri da valutare sono molti, iniziando dall’estetica e passando poi a dati più tecnici e funzionali, fino ad arrivare al lato economico. Infatti, se l’installazione di pareti in cartongesso risulta più economica in fase iniziale, viene però compensata nel tempo dai costi di manutenzione, più alti rispetto a quelli delle pareti divisorie.

Per aiutarti nella scelta tra pareti divisorie o pareti in cartongesso, abbiamo elencato 8 caratteristiche dei due sistemi, evidenziandone punti di forza e di debolezza:

 

1. Trasparenza vs. Parete piena

 

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Negli uffici contemporanei il concetto di trasparenza è diventato fondamentale, non solo per permettere alla luce naturale di permeare negli ambienti più lontani dalle finestre, ma anche per verificare a colpo d’occhio l’occupazione di una sala meeting e la presenza di colleghi negli spazi comuni, oltre che alleggerire visivamente tutto lo spazio di lavoro. Con le pareti divisorie è possibile avere una finitura completamente vetrata, oppure giocare con alternanza di moduli pieni e trasparenti,  inserendo in una parete cieca dei moduli vetrati come sopraluce o quinte. Si può anche “regolarela trasparenza utilizzando pellicole serigrafiche o satinate, per aumentare il livello di privacy visiva. Il cartongesso, invece, ha le stesse sembianze di una muratura e si presenta cieco e fisso. Al suo interno possono essere realizzati dei vani per inserire porte vetrate o lasciar penetrare la luce naturale, ma resteranno fissi nel tempo e, in caso di modifiche, la parete dovrà essere demolita e ricostruita.

 

2. Flessibilità vs. Staticità

 

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Un’altra esigenza degli uffici di oggi è quella di essere flessibili e facilmente modificabili: le modalità lavorative cambiano velocemente (così come le strutture aziendali) e gli ambienti di lavoro devono di conseguenza potersi adattare rapidamente. Le pareti divisorie rappresentano un plus rispetto al cartongesso poiché permettono di modificare in ogni momento il layout dell’ufficio, influendo sulle dimensioni dei singoli ambienti e la loro destinazione d’uso, così come l’aspetto estetico. L’installazione sopra al pavimento, infatti, ne consente un rapido spostamento senza intervenire direttamente sulla pavimentazione, come avviene invece per il cartongesso, una divisione fissa che, per essere modificata, necessita di operazioni di demolizione e costruzione più lunghe e onerose.

 

3. Implementazione

 

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Con il passare del tempo le normative cambiano, richiedendo prestazioni tecniche differenti ai singoli elementi dell’ufficio. La trasformabilità è quindi fondamentale per adattare il proprio ufficio e garantire il benessere e la produttività dei lavoratori. Con le pareti divisorie è possibile implementare la prestazione acustica, passando ad esempio da singolo a doppio vetro, aumentando il pvb per un risultato più efficace. Allo stesso tempo, è possibile anche cambiare l’aspetto estetico dell’ufficio, intervenendo sui colori e le finiture dei rivestimenti, oppure passando da pannelli ciechi a vetrati e viceversa. Il cartongesso può essere modificato dal punto di vista dell’aspetto estetico e rivestito con materiali diversi, intervenendo però con costi di manodopera elevati e tempi più lunghi.

 

4. Integrazione e contenimento

 

Anche il contenimento è un tema importante per l’ufficio: archiviare documenti e oggetti ingombranti consente infatti di mantenere più ordinato lo spazio di lavoro. Spesso la soluzione migliore in termini di economia dello spazio è quella di integrare arredi all’interno dei sistemi di partizione. Tutto ciò è possibile sostituendo le pareti divisorie con gli arredi, senza intervenire con nessuna opera di muratura, come accadrebbe invece nel caso del cartongesso. Inoltre, ai profili boiserie delle pareti divisorie cieche, possono essere applicati tantissimi accessori come per esempio mensole (vetrate o piene), porta documenti, oggetti e cancelleria. Ogni elemento ha il vantaggio di poter essere aggiunto, tolto e cambiato di posizione senza nessun limite. Con il cartongesso è invece possibile creare delle nicchie, che rimarranno fisse nel corso del tempo.

 

5. Estetica

 

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L’aspetto estetico dell’ufficio influisce significativamente sulla produttività degli impiegati: a dirlo sono numerosi studi. Avere la possibilità di cambiare facilmente le finiture, grazie ai sistemi di partizione come le pareti divisorie, rende più piacevole l’ambiente di lavoro.  Le pareti cieche possono essere realizzate in melaminico in tinta unita oppure con finiture effetto legno, quelle vetrate possono avere pellicole serigrafiche o essere personalizzate con grafiche in linea con la brand identity. Anche il cartongesso può essere personalizzato alla stregua di una parete in muratura, scegliendo quindi tra un’ampia gamma di materiali di rivestimento, oppure optando semplicemente per idropitture o resine con colorazioni personalizzate.

 

6. Installazione freestanding

 

In alcune situazioni realizzare opere murarie fisse è strettamente vietato, come ad esempio in palazzi e contesti storici. In questo caso il cartongesso non può essere minimamente preso in considerazione, a favore di pareti divisorie autoportanti che, non avendo necessità di ancorarsi al soffitto, sono perfette in contesti con soffitti nobili, affreschi o volte, oppure quando le altezze sono consistenti. Altro plus della versione autoportante, è quello di non intaccare i rapporti aero-illuminanti previsti dalla legge.

 

7. Continuità

 

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Rendere omogeneo l’ambiente ufficio e creare continuità tra le finiture dei rivestimenti e quelle dell’arredo, è una prerogativa tipica delle pareti divisorie che permettono di personalizzare l’ambiente di lavoro armonizzandosi con ogni singolo elemento presente nella stanza. Per quanto riguarda le porte è inoltre possibile avere le stesse tipologie sia sul muro che sulla parete divisoria.

 

8. Acustica

 

L’acustica è tra le caratteristiche più importanti quando si progetta l’ufficio. In genere il cartongesso viene preferito proprio per questo motivo, nonostante le pareti divisorie abbiano delle prestazioni molto elevate. Infatti, grazie all’utilizzo di vetri stratificati 6+6 mm, al pvb acustico 0,76 e all’inserimento di guaine isolanti all’interno della struttura, sia le versioni a singolo che a doppio vetro garantiscono un elevato indice di isolamento acustico.

 

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