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Smart working e mercato immobiliare che cosa è cambiato

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Le nuove modalità di lavoro ibrido stanno impattando in maniera significativa sul mercato immobiliare, modificando in modo netto il valore degli immobili. Si tratta di una crisi oppure di un’opportunità per le aziende?

 

L’impatto dello smart working sul valore degli uffici

 

È di qualche giorno fa l’articolo di Maurizio Ricci nella sezione Economia de La Repubblica, dal titolo “La tempesta dello smart working sul mercato immobiliare: crolla il valore degli uffici”, che riassume in modo puntuale la situazione dei luoghi di lavoro a seguito di due anni di pandemia.

Da un lato ci sono i lavoratori che, provati i benefici dello smart working, sono propensi a continuare a lavorare da remoto per qualche giorno alla settimana. Dall’altra le aziende che, riducendo il numero di presenze in contemporanea, possono permettersi di ridurre gli spazi dell’ufficio e risparmiare sui costi di gestione: dagli affitti fino alle bollette di gas ed elettricità.

Questi ragionamenti, secondo un recente studio di tre economisti americani citato nell’articolo di Repubblica, ha fatto calare drasticamente il valore patrimoniale degli uffici oltreoceano. Solamente a New York, da tre anni a questa parte, è sceso ben del 45%.

In Italia, nonostante non esistano ancora dati aggiornati, il mercato degli uffici nel 2021 appariva stabilizzato dopo un crollo considerevole nel 2020. Dati ben diversi rispetto a quelli americani dove l’occupazione degli headquarter si è stabilizzata su un 47% rispetto ai livelli pre-pandemia.

 

Benefici e conseguenze dello smart working sul mercato immobiliare

 

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D’altronde, quello del lavoro da remoto è stato un vero e proprio scossone che ha interessato l’economia del lavoro e, seppur in remissione, resta ancora un fenomeno considerevole in tutto il mondo, Italia compresa.

Basti pensare che sono ancora 3 milioni e mezzo i dipendenti delle grandi aziende a lavorare da casa (almeno per qualche giorno a settimana) e molti di loro non sono disposti a rinunciare a questo “benefit”. Sia in termini di produttività e concentrazione, che economici.

Vantaggi ben evidenti anche per i brand: riducendo l’occupazione degli uffici del 30% possono risparmiare fino a 2500€ all’anno per dipendente (secondo i dati del Politecnico di Milano).

 

Ufficio più piccolo ma più efficiente

 

La riduzione dello spazio di lavoro non comporta necessariamente una crisi. Bensì si tratta di un’opportunità per ripensare gli ambienti e renderli più coerenti con le mansioni dei dipendenti.

Zone private separate da pareti divisorie trasparenti, aree relax e dedicate al lavoro informale, zone per meeting e sessioni di brainstorming sono necessarie per attrarre nuovamente i lavoratori in ufficio. Perché, se a casa ci si può concentrare, è sul luogo di lavoro che si tessono relazioni con colleghi e responsabili, si sviluppano idee e ci si confronta.

La riduzione di spazio, con conseguente risparmio sull’affitto, può essere anche un’occasione per investire nelle infrastrutture tecnologiche. La digitalizzazione è infatti una componente essenziale negli uffici contemporanei e può favorire la produttività di tutti i collaboratori, rendendo accessibili dati e strumenti di lavoro in maniera più semplice e rapida.

 

Ripensa l’ufficio con Level Office Landscape

 

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Il team dell’ufficio tecnico e l’Art Director di Level Office Landscape sono a disposizione delle aziende per ripensare gli spazi dell’ufficio e renderli più idonei alle nuove modalità di lavoro. Per ricevere un preventivo puoi contattarli via mail compilando questo form, oppure telefonando al numero +39 039 9284831.